K.O. a Tel Aviv e il realismo a fumetti

Realismo, così come realtà, vuol dire tutto e niente; come esistono diverse concezioni di realtà così esistono diverse concezioni di realismo.

È una corrente? Una scuola? Un metodo? Numerosi critici si sono impegnati nel corso della storia a risolvere l’enigma spesso cristallizzando in un’etichetta, in un paradigma, un concetto che definire magmatico è poco. Fatto sta che è un problema non arginabile fischiettando con noncuranza e le mani in tasca, troppo maiuscola è la sua P, troppo alta la posta in gioco: il rapporto tra arte e mondo, arte e realtà.

C’è poco da fare, qualunque cosa lesssia la realtà ognuno di noi è costretto a farci i conti, ciascuno si porta dentro pezzi di mondo caotici e vischiosi, ciascuno di noi prova a raccontare la propria realtà come può. Quello che si può fare allora è cercare di capire quale rapporto c’è tra i segni che tentano di rappresentare la realtà e tutto quello che esiste indipendentemente dall’uomo, quello che forse c’è là fuori, fuori di noi.

Leggendo K.O. a Tel Aviv di Asaf Hanuka la prima cosa che mi chiedo è perché quel sottotitolo, perché quel “Diario di un realista”? In che tipo di realismo può credere un fumettista che facilmente può essere definito surreale, fantastico. Quale tipo di realismo è quello che trasforma una banale seduta da uno psicologo in una lotta tra Hulk e Freud? Le cose, le persone, la città, il mondo sembrano condannate a una perenne metamorfosi, siamo costretti a guardare il mondo attraverso gli occhi e la mente di Asaf.

Un caos di segni e di icone cinematografiche, fumettistiche, letterarie, artistiche, politiche si mettono in movimento per edificare la realtà del nostro realista. Un caos ma non un disordine di immagini, la griglia regolare, il disegno preciso (realistico?) e di facile lettura, i colori, mettono ordine nel groviglio di immagini e parole che formano il piccolo mondo che ci troviamo a sfogliare.

realist6NenMondo di cellulosa che a sua volta ha contatti e debiti con un altro mondo forse ancora più complesso, quello di internet. Tutte le tavole presenti in questo libro sono apparse prima sul blog http://realistcomics.blogspot.it e ovviamente sulla pagina fb dell’autore https://www.facebook.com/The-Realist-272454426133682/timeline/. Viene da chiedersi in che modo il rapporto diretto con il pubblico, senza nessuna mediazione, già in fase di stesura possa influenzare l’opera; quali sono i rapporti tra mondo, carta e internet. In questo enorme gioco di forze, in questa incredibile guerra tra mondi, il ruolo del lettore non è per nulla marginale, a noi spetta la sfida, noi dobbiamo sforzarci di cercare il mondo, di misurarci con lui, sfuggendo alle rappresentazioni semplificate che ogni giorno ci vengono somministrate da chi vuole monopolizzare la realtà, da chi vuole offrirci solo la sua versione di realtà.

Asaf Hanuka ci offre complessità, ironia e lucidità, merce rare e preziose di questi tempi. Approfittiamone.

K.O. a Tel Aviv di Asaf Hanuka, per l’edizione italiana Bao Publishing, 2015.

Lorenzo Di Paola

Grado Zero è una rivista culturale online, nata dall’incontro di menti giovani. Si occupa di cultura e contemporaneità, con particolare attenzione al mondo della letteratura e del cinema.

Lascia un commento

Torna su