Da qualche giorno si conoscono i nomi dei semifinalisti del LXX Premio Strega.
In attesa dei cinque finalisti, che saranno annunciati il 15 giugno, proviamo a conoscere meglio i dodici autori selezionati e i loro libri.
Eraldo Affinati, è fondatore, insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, della “Penny Wirton”, scuola gratuita di italiano per immigrati. Il suo esordio letterario risale al 1992 con Veglia d’armi. L’uomo di Tolstoj, breviario interiore ispirato all’opera del noto scrittore russo. Già finalista al Premo Strega, e al Premio Campiello, col libro Campo del Sangue (1997), in cui traccia un itinerario da Venezia ad Auschwitz, sulle tracce del nonno fucilato dai nazisti nel 1944 e della madre, riuscita a fuggire da un treno che la stava deportando in Germania.
In L’uomo del futuro, ripercorre, a quasi cinquant’anni dalla scomparsa di don Lorenzo Milani, le tappe fondamentali della vita del prete e i segni, gli insegnamenti, lasciati dalla sua esperienza religiosa.
Edoardo Albinati, scrittore e traduttore, dal 1994 svolge attività di insegnamento nel penitenziario di Rebibbia. Ha tradotto, tra gli altri, testi di Nabokov, Bierce, Stevenson, Shakespeare, Ashbery. Ha inoltre realizzato reportages di guerra per Corriere della sera, The Washington Post e La Repubblica. Il suo esordio letterario risale al 1988, con la raccolta di racconti Arabeschi della vita morale.
Ne La scuola cattolica, l’autore rievoca il delitto del Circeo, episodio di cronaca che sconvolse la Roma benestante degli anni Settanta, per offrire un romanzo ricco di temi (adolescenza, sesso, religione, violenza, denaro, amicizia, vendetta) e in grado di ricostruire un pezzo della società italiana del tempo.
Rossana Campo, scrittrice e pittrice, ha esordito nel 1992 con il racconto La storia della Gabri, inserito nell’antologia, curata da Gianni Celati, Narratori delle Riserve. Allo stesso anno risale il long-seller e romanzo d’esordio In principio erano le mutande.
Dove troverete un altro padre come il mio è il sedicesimo libro dell’autrice, in cui viene rievocato il difficile rapporto con l’amato padre scomparso di recente.
Luciano Funetta fa parte del collettivo di scrittori TerraNullius. Ha pubblicato racconti su varie riviste ed è tra gli autori di Dylan Skyline – dodici racconti per Bob Dylan (2015).
In Dalle rovine il collezionista di serpenti Rivera entra in contatto con la pornografia d’arte grazie a un video amatoriale. Esplorazione che porta alla scoperta d’un universo di abiezioni private e catastrofi collettive, vittime invisibili e carnefici rimasti impuniti.
Simona Lo Iacono, scrittrice e magistrato presso il tribunale di Catania, ha pubblicato diversi racconti vincendo concorsi letterari di poesia e narrativa. Cura sul blog Letteratitudine una rubrica in cui coniuga norma e parola, letteratura e diritto, dal nome “Letteratura è diritto, letteratura è vita”. Col suo primo romanzo, Tu non dici parole (2008) ha vinto il premio Vittorini Opera prima.
In Le streghe di Lenzavacche, racconta le difficoltà del piccolo Felice, disabile, negli anni del fascismo, dove la perfezione fisica era esaltata con ossessione. E di Mancuso, giovane insegnante, che si ingegna nella ricerca di metodi che possano regalare a Felice movimento, parola e indipendenza.
Paolo Malaguti, scrittore e insegnante, ha esordito nel 2009 con Sul Grappa dopo la vittoria.
In La reliquia di Costantinopoli, facendo ricorso a una sterminata documentazione capace di riprodurre fedelmente l’architettura di Costantinopoli cinta d’assedio dagli Ottomani e le strategie militari, le lingue, i culti, e i costumi del tempo, Malaguti propone un romanzo ricco d’avventura e tensione narrativa; consegnandoci due personaggi memorabili del XV secolo: Gregorio, saggio e ossequioso chierico e l’ebreo Malachia.
Giordano Meacci è l’autore del reportage Improvviso il Novecento. Pasolini professore (1999).
Il cinghiale che uccise Liberty Valance è un romanzo che, come scritto nella sinossi del volume, “racconta l’eterno mistero dei nostri sentimenti” attraverso l’espediente di trattare le bestie come uomini e gli uomini come una delle tante specie d’esseri viventi sulla Terra.
Antonio Moresco, scrittore di opere narrative, teatrali e di saggistica. Il suo esordio risale al 1993 con i tre racconti di Clandestinità. Nel 1995 pubblica il romanzo breve La cipolla, che insieme ai racconti precedenti e tre racconti inediti sarà ripubblicato nel 2014 nel volume Il combattimento.
Ne L’addio, il mondo dei vivi e quello dei morti si sovrappongono, sono vicini al punto da somigliarsi. Il protagonista, D’Arco, uno sbirro morto, ha il compito di tornare tra i vivi per scongiurare un massacro di vittime innocenti.
Demetrio Paolin è autore di poesie, saggi, racconti e romanzi. Ha collaborato con il Corriere della Sera, collabora con Il manifesto, con Metropolis Zero, con Vibrisse e con il sito BookDetector.
Conforme alla gloria è un sorprendente romanzo, dallo stile intenso e nitido, che riflette sul rapporto vittima-carnefice e sul confine che intercorre tra l’umano e il disumano.
Raffaella Romagnolo, scrittrice insegnante di Italiano e Storia, collabora con giornali e riviste on line (Diario, Grazia, Io Donna). L’amante di città, del 2007, segna il suo esordio letterario.
In La figlia sbagliata ha evidenziato i rancori, rimpianti, rimorsi e traumi sopiti da una statica e bugiarda vita di coppia.
Vittorio Sermonti, scrittore, traduttore, regista televisivo e teatrale, attore, giornalista, dantista e docente di liceo e all’Accademia nazionale d’arte drammatica. Negli anni ha collaborato con diversi giornali: L’Unità, Il Mattino, Il Corriere della sera. È inoltre membro dell’Accademia nazionale virgiliana. Il suo esordio narrativo risale al 1954 con La bambina Europa.
In Se avessero, evocando i fantasmi della propria infanzia, ci regala la cronaca minuziosa di un Paese segnato dalla guerra e da un interminabile dopoguerra.
Elena Stancanelli ha esordito nel 1998 con il romanzo Benzina, vincendo il Premio Giuseppe Berto. È attiva nella produzione di racconti, pubblicati su riviste (Max, Amica, Gulliver, Tutte Storie, Cosmopolitan, Marie Claire) e alcuni quotidiani (Il secolo XIX, Corriere della Sera). Ha collaborato anche con La Repubblica, Il manifesto, L’Unità.
In La femmina nuda racconta l’inquieta deriva d’una storia d’amore fatta di bugie, tradimenti e improvvisa violenza.
Antonio Esposito
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