Adobe Flash e la sua lenta agonia giungono ormai alla fine

Adobe Flash
Il logo di Adobe Flash

Anche quella che da molti è stata considerata una lenta agonia informatica è giunta al termine.

In un comunicato del 25 luglio, la Adobe System ha dichiarato che il progetto Adobe Flash vedrà la fine nell’anno 2020. Flash nacque nel dicembre del 1996 ad opera della software house Macromedia, che venne poi acquisita dalla stessa Adobe nel 2005. Nell’arco di poco più di due decenni tale tecnologia ha vissuto periodi di grande fama, portando animazioni, streaming audio/video, clip animate e giochi sui browser di tantissimi utenti. I primi colpi fatali a Flash sono stati sferrati dal mondo della sicurezza informatica: troppe falle e troppo gravi (per farvi un’idea, date uno sguardo qui), che molto spesso consentivano a malintenzionati di eseguire, da lontano e con poca difficoltà, programmi malevoli sul computer della vittima, con la possibilità di apportare danni su danni. Successivamente, i maggiori browser hanno deciso di lasciare Flash fuori dalla porta, per mille motivi, inclusi naturalmente quelli di sicurezza: rallentamenti nelle pagine, presenza di bug e crash.

Se quindici anni fa tutto ciò poteva anche essere accettato perché una tecnologia come Flash, rappresentava l’avanguardia e, rispetto a un mondo fatto di solo testo, aspettare qualche secondo in più per avere davanti qualcosa di relativamente avveniristico poteva andare bene, al giorno d’oggi, con altri standard più snelli, rapidi e performanti che iniziano a spingere da tutte le parti (leggasi: HTML5), il sedicente “Flash” non è altro che invecchiato, diventando invece un tartarugone informatico, ben lontano da quel nome che fieramente ispira modernità e velocità.

A dirla tutta, prima di HTML5 c’erano stati altri tentativi di spallata, come da parte di Microsoft con il suo Silverlight, anch’esso però progressivamente lasciato per strada da browser come Edge, Opera, Chrome e infine Firefox; ma il cambiamento, l’addio a Flash, è stato richiesto praticamente a voce di popolo: in rete non è difficile trovare siti come “Occupyflash.org”, “IsFlashDeadYet”, che hanno fatto della mancata fine di Flash la ragione stessa del loro essere online.HTML5

Ora, nel 2020, anche la parentesi flash verrà chiusa e, a meno che non si abbiano grandi sorprese, lo scettro di Adobe Flash verrà passato nelle mani di HTML5. Ma quali sono i reali vantaggi di quest’ultima tecnologia? Innanzitutto, la compatibilità con i dispositivi mobili.  La Apple si dichiara a favore di un web fatto di standard aperti come HTML, elencando diversi punti che vanno dalla maggior durata della batteria utilizzando HTML5 in luogo di Flash alla migliore affidabilità; dalla non necessità, da parte degli sviluppatori, di dover aspettare che un produttore di terza parti (ossia la Adobe) si adegui ai cambiamenti delle piattaforme (iOS in questo caso), al fatto che siti scritti in Flash erano stati progettati con in mente un mouse e un pc… e sappiamo tutti come, in mondo pieno di mobile, ciò non sia più accettabile.

Fabio Romano

Nato a Teano nel 1990 nel pieno della calura estiva (11 agosto), attualmente residente a Cellole. Sin da piccolo appassionato di informatica, dopo il conseguimento della maturità scientifica decide di frequentare il Corso di Laurea in Ingegneria Informatica presso l'Università degli Studi "Federico II" di Napoli. Chitarrista nel tempo libero, innamorato della musica in tutti i suoi generi, il suo lettore mp3 riporta una playlist che spazia dai Metallica a Debussy. Attualmente collaboratore di Grado Zero e autore di piccoli scritti autosomministrati.

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