Cosa ci racconta l’Isola dei Famosi di noi e della tv
Dopo tre mesi di incessanti scandali, chiacchiericci e accuse sta per terminare l’ultima edizione de L’Isola dei Famosi, la tredicesima per la precisione.
Dopo il Grande Fratello Vip, Canale 5 cerca di sostituire reality con reality, ma le cose non vanno proprio benissimo già dalle prime puntate.
Il famoso show, che, come tutti sappiamo o fingiamo di non sapere, lascia abbandonati a sé stessi su un’isola deserta una manciata di noti e poco noti che dovranno vivere allo stato brado, procurarsi da mangiare, superare prove in cambio di ricompense, quest’anno è iniziato con il piede sbagliato.
Non ho citato inizialmente il Grande Fratello Vip per casualità perché i due reality sembrano stranamente e in modo inquietante connessi; durante il primo Cecilia Rodriguez – nota sorella di – lascia nell’intimità della diretta nazionale il suo fidanzato Francesco Monte, e inizia una storia con un altro concorrente della casa.
Francesco Monte va alla ricerca di se stesso e invece che partire per l’India come si fa spesso in questi casi, accetta di partecipare all’Isola dei Famosi e parte per l’Honduras, ma proprio così iniziano i guai.
Dopo la prima diretta Eva Henger denuncia che Monte stava fumando una canna nella casa – no, non quella del Grande Fratello – dove erano stati ospitati prima di arrivare sull’isola. Da lì in poi il caos; è l’inizio di una tragedia televisiva che dopo l’uscita di scena del concorrente – che torna a Milano per “potersi difendere”(lo hanno cacciato? Ha paura di essere arrestato perché in Honduras il possesso della cannabis ti porta in galera, che, immaginiamo, non deve essere proprio una passeggiata) – sfugge di mano alla produzione, alla rete e a tutti, fa la fortuna di Barbara D’Urso ma trasforma L’Isola dei Famosi in un mix tra Forum e Un giorno in pretura.
È tutto un susseguirsi di amici di Monte, parenti di Monte, chi lo difende, chi lo accusa; inutile dire che la rete e i social impazziscono: si portano testimonianze contro, a favore, con Striscia che analizza gli audio come se ci fosse scappato il morto. La produzione non ha prove, la rete le cerca: tutti a Mediaset tacciono e la conduttrice deve affrontare in solitudine un processo mediatico infinito, inutile e dopo un po’ seccante.
La trasmissione crolla su se stessa: avevano puntato tutto su Monte, personaggio del momento, e poi l’imprevisto ha fatto crollare i piani degli autori? Non lo sapremo mai, fatto sta che Striscia la Notizia inizia a dedicarsi con tutte le sue forze e un’attenzione morbosa a questa causa, accusando tutti di stare coprendo i crimini di Monte. Striscia inizia a parlare di Canna Gate; dopo il Watergate, il Sexygate della presidenza Clinton e il Rubygate nostrano, anche il piccolo schermo ne crea uno. L’uso di questa espressione, che, appunto, rimanda ad affari di un certo livello, che interessano la nazione fa capire quanto nonostante social media, internet, rivoluzioni tecnologiche, servizi di streaming, la televisione è viva e vegeta, e non ha alcuna intenzione di farsi da parte. Ci attira ancora, e sebbene oramai avremmo quasi tutti i mezzi per guardarci un film, una qualsiasi altra cosa, preferiamo il reality, la cosiddetta tv spazzatura.
Tra difensori e detrattori di Monte, lo spettacolo continua, ma il reality inizia a diventare una bolgia infernale, un mix di litigi tra i naufraghi sull’isola, litigi tra la Marcuzzi e Striscia la Notizia, tra gli squalificati e quelli sull’isola.
Ed anche sull’isola le cose non vanno diversamente; tutti litigano, litigano tanto. Molti si ritirano per motivi di salute e dopo molte puntate lo show diventa lento con la puntata che inizia con la Marcuzzi che appare, si collega con l’Isola e così iniziano le urla. Ogni settimana una questione da dover affrontare, questione per lo più infinita, che ruba praticamente le prime ore del programma, che si chiude a notte inoltrata. Spesso per altri programmi si parla di tv dei sentimenti, in questo caso dovrebbe parlare di tv dei tormenti.
Tutto questo cosa ci racconta della nostra società e della televisione? Che, probabilmente, il reality oramai si fa solo con lo scandalo; prima l’armadio della Rodriguez, le bestemmie e l’omofobia del Grande Fratello, ora tutto questo.
Il reality stesso cambia natura, perché della gente comune non ci frega più niente – per quello abbiamo già la vita di tutti i giorni e Facebook – ma vogliamo sapere di più dei Famosi. Come sono veramente, senza trucco, senza filtri e come sono con gli altri. In realtà, credo che con un piccolo mix di sadismo e cattiveria ci piaccia vederli cadere. In basso, spesso molto in basso.
Tra i social e i reality, ci piace tanto spiare dal buco della serratura, e Canale 5 soddisferà ancora i nostri appetiti: quando saremo tutti orfani di Isola non dovremo disperare perché martedì 17, un volto nuovo e fresco della Tv, Barbara D’Urso condurrà un nuovo programma basato su un format originale mai visto: il Grande Fratello, questa volta con “la gente comune”. Dopo un po’ di anni si torna al format originale che, nelle ultime edizioni, non entusiasmava più le persone. Ma la Mediaset non si arrende, torna sul genere sull’onda di questi ultimi due successi Vip, ma oramai sappiamo benissimo che reality fa rima con scandalo. Saranno in grado di soddisfare anche con le persone comuni questa voglia? L’unica cosa certa di tutto questo è che la televisione è viva e lotta insieme a noi.
Anna Giordano