Napoli Città Libro, la cultura come approdo
Napoli Città Libro, il Salone del Libro di Napoli, si terrà quest’anno nella fortezza di Castel Sant’Elmo dal 4 al 7 aprile.
Oggi al Palazzo Zevallos Stigliano è stata presentata la seconda edizione.
Dopo il successo dell’anno scorso, nell’edizione svoltasi nel complesso di San Domenico Maggiore, Napoli Città Libro torna con i suoi eventi culturali. Un’occasione di aggregazione e incontro. Un’occasione, inoltre, di confronto per le realtà editoriali – non solo locali ma anche nazionali, della piccola, media e grande editoria – e i lettori di ogni età.
Un festival, questo, che il sud ha richiesto per lunghi anni, e che vuole dare dignità anche a territori dove il numero di lettori è spaventosamente basso. L’investimento nella cultura con una manifestazione del genere non può che incentivare la curiosità delle persone.
L’evento è organizzato e promosso dall’Associazione Liber@Arte (composta dalle case editrici Guida, Polidoro e Rogiosi), in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, il Polo Museale della Campania e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Napoli Città Libro – il tema della seconda edizione
Quest’anno Napoli Città Libro parlerà alla contemporaneità, grazie al tema che alimenterà la seconda edizione.
Si parla di Approdi. La cultura è un porto sicuro.La cultura e la lettura sono – negli intenti degli organizzatori – un’àncora stabile e duratura. E così emerge il tentativo di rivendicare un ruolo per la cultura in un paradigma internazionale che non è possibile ignorare.
Con questa seconda edizione il Salone di Napoli diventa di rilievo nazionale. Era il nostro obiettivo fin dallo scorso anno, e siamo orgogliosi di averlo raggiunto puntando su contenuti e qualità. Napoli e il Mezzogiorno si raccolgono nel Salone del Libro.
Alessandro Polidoro, Presidente del comitato Liber@Arte
Gli editori partecipanti sono a oggi (ma il bando è ancora aperto) più di 100, e gli ospiti attesi tantissimi: tra gli altri, Raffaele La Capria, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Francesco Piccolo, Lorenzo Marone, Licia Troisi, e lo scrittore honduregno Roberto Quesada. Ma la cultura non è solo libraria. Dal mondo dello spettacolo interverranno nomi come Pippo Baudo, Vincenzo Salemme e Renzo Arbore.
Sono previsti, inoltre, laboratori didattici e attività per ragazzi e bambini, così come mostre e visite guidate.
Stiamo registrando – queste le parole di Diego Guida – grande interesse […]. Il segnale lanciato lo scorso anno è stato chiaro e forte. In tanti raggiungeranno Napoli per conoscere non solo la realtà culturale ma anche quella turistica e tutto quello che Napoli e il Mezzogiorno possono rappresentare di buono.
Manca meno di un mese. Vedremo se – come prospettato e come il territorio si augura – il salone del libro di Napoli saprà eguagliare e superare la sua precedente edizione, dando alla città un riferimento stabile per libri e cultura.
Beatrice Morra