Le donne del cinema di Marta Perego
Audrey Hepburn, Catherine Deneuve, Mariangela Melato, Uma Thurman, Monica Vitti: cosa hanno in comune tutte queste donne?
Sono grandi donne del cinema, ovviamente, hanno avuto o hanno ancora una carriera strepitosa, l’amore dei fan, indimenticabili storie d’amore che ci hanno fatto sognare. E sono Le grandi donne del cinema (De Agostini) scelte da Marta Perego, giornalista autrice televisiva e conduttrice tv di svariati programmi sul cinema.
Non solo attrici
I nomi citati sono solo alcuni di quelli che potete trovare nel libro. Anche la scelta del titolo non sembra essere del tutto casuale – donne, e non semplicemente attrici. L’autrice ha scelto ben 30 dive che hanno lasciato il segno nel mondo del cinema; donne che nel loro percorso, sia sul grande schermo che nella vita, hanno dato prova di essere libere, uniche e indipendenti. Ciascuna di loro, a suo modo, ha portato avanti una personale battaglia contro l’essere considerata solo un’icona di stile e di bellezza, un animale da copertina, muto oggetto di desiderio. Queste attrici hanno rivendicato il diritto di essere sé stesse, anche con le loro contraddizioni, fragilità e imperfezioni, spianando così la strada a nuovi modelli di femminilità e diventando punti di riferimento per generazioni di ragazze.
Marta Perego ha voluto omaggiare queste donne dedicando a ciascuna un ritratto che raccontasse l’attrice in questione negli aspetti più sconosciuti, nelle difficoltà, nelle paure, nelle incertezze che questo mestiere comporta. La scelta dell’autrice non appare casuale: scrivere oggi un libro che rappresenti 30 attrici dello star system Hollywoodiano e Italiano, oggi che il cinema sta puntando molto sulle donne in ogni loro possibile rappresentazione, è una scelta forte e consapevole. Abbiamo donne protagoniste di saghe, action movie in cui la figura femminile ha acquistato più spazio e potere, film che costruiscono consapevolmente narrazioni di ampio respiro intorno a figure femminili finalmente protagoniste indiscusse e non semplici comprimarie.
Chi sono le 30 donne di Marta Perego
Scorrendo l’elenco delle dive di riferimento ci si rende subito conto di come la scelta e il racconto di queste donne non tenga conto né dell’età anagrafica né di un ordine cronologico preciso; nell’elenco compaiono artiste del passato o ancora in piena attività, dive dell’epoca del muto, muse del cinema d’autore o protagoniste dei più recenti successi. Salta subito all’occhio qualche grande escluso: manca, ad esempio, Marilyn Monroe, forse perché è passata alla storia, ahinoi, non come un simbolo di grande determinazione, ma di fragilità dalla quale è stata infine sopraffatta.
Il lungo registro offerto da Marta Perego si sviluppa in modo veloce senza però essere sommario. A ciascuna attrice vengono dedicate un ritratto disegnato (a opera di Marta Signori) e un, potremmo dire, ritratto a parole che si protrae per alcune pagine, la misura adatta per tratteggiarne il profilo in modo preciso eppure sintetico, includendo piccoli aneddoti, a volte passati negli anni sotto silenzio, della vita di queste grandi donne. La scelta di essere essenziali nella descrizione è sempre un’arma a doppio taglio: si può incorrere nel rischio di una semplificazione, ma al contempo può essere anche uno stimolo per chi legge di approfondimento, magari, dei film citati, o per è alla ricerca di un momento amarcord per le attrici che furono come Greta Garbo, Mariangela Melato, Bette Davis, ecc…
La donna oltre l’attrice
In questa carrellata le attrici si susseguono veloci sotto gli occhi del lettore, mostrandosi a volte come personaggi, altre come donne, come nuovi modelli a volte anche in contrasto tra di loro. A volte è persino la stessa donna ad avere più sfaccettature. Così scopriamo, per esempio, che Emma Watson è una paladina della lettura, della cultura, dei diritti e dell’emancipazione; di Charlize Theron che è indipendente e pronta a ogni abbrutimento per dimostrare che la propria bravura viene prima della sua bellezza; una Angelina Jolie tormentata, confusa e animata da un profondo desiderio di rivincita. E ancora Susan Sarandon, autonoma nelle scelte, o Meryl Streep, mostro sacro di bravura capace di infrangere il taboo dell’età ad Hollywood, e tante, tante altre ancora.
Marta Perego riesce a dare alle stampe un volume che non è solo un accorpamento di biografie, grazie alla linearità ed essenzialità del suo stile, allo slancio sincero che traspare e alla sua passione per il cinema che infonde questo progetto. Trenta attrici, per chi già le conoscesse e per chi magari ancora non aveva avuto occasione di conoscerle, descritte e restituite al pubblico nella forma di modelli reali, accessibili, replicabili, e nei quali identificarsi: infatti la selezione fatta per queste dive, così personale, contribuisce anche a restituire a sua volta un ritratto della scrittrice. Presentando le sue donne preferite del cinema ci dice molto della donna che è, dei modelli a cui aspira e di quelli in cui si riconosce.
«Questo libro parla delle donne del cinema. Quelle donne che hanno cambiato – e stanno cambiando – l’immaginario femminile attraverso i personaggi che hanno interpretato e le vite che hanno condotto. Ho deciso di sceglierne alcune, quelle che hanno rappresentato qualcosa per me e per il periodo in cui sono vissute. Quelle che più di altre hanno segnato un tracciato che film dopo film, personaggio dopo personaggio, ha modificato l’immagine della donna, non solo sul grande schermo, ma anche nella vita reale. Donne che sono state ribelli, libere, rivoluzionarie. Che hanno affrontato difficoltà e ostacoli con coraggio e determinazione. Che hanno amato, osato, sbagliato, ma sono diventate un esempio. Perché il cinema ci ha aiutato a essere le donne che siamo».
Anna Chiara Stellato