No Buses, niente autobus. Gli Arctic Monkeys scelgono un titolo apparentemente poco pertinente alla storia che vogliono raccontare con questa canzone, che affronta il classico tema dell’amore giovanile improvvisamente non (più) corrisposto. Corre l’anno 2006, quando, il 24 aprile, la band inglese pubblica una Extended Play di sei tracce piene di un’irruenza tutta nuova che cattura il pubblico dell’indie rock. Tra queste c’è appunto No Buses, che insiste sulla volatilità dei sentimenti della donna amata, che cede al capriccio di cambiare partner.
“Dov’è andato a finire il tuo amore?” recita il testo, “Lo stavo cercando, ma non ho potuto trovarlo in nessun posto” (where’s your love gone? / I was looking but can’t find it anywhere). L’amore è sparito perché lei è attratta da un altro, nei confronti del quale ha messo in atto un trucco di seduzione (nel testo semplicemente game, gioco) ben conosciuto a chi canta: “I know your game, you told him yesterday ‘No chance you get nothing from me’”, ovvero “conosco il tuo gioco, ieri gli hai detto “Non è possibile che tu ottenga qualcosa da me”. Il gioco di lei consiste, dunque, nel manipolare le aspettative dell’altro, facendogli credere che non otterrà nulla per fare accrescere in lui il desiderio. Da notare la doppia negazione usata nel virgolettato (“No chance… nothing”), vietata dalla grammatica ma ben comune nel linguaggio parlato, che fa suonare la frase ancora più autentica. La bellezza semantica di questo passaggio, però, consiste anche nel significato letterale generato da questa doppia negazione, in quanto la promessa suonerebbe così: “Non è possibile che tu non ottenga nulla da me”. La tecnica di accrescere il desiderio tramite la promessa di non concedere nulla viene pertanto espressa da una frase che letteralmente vuole significare l’opposto, una totale e assoluta concessione di sé stessa.
La promessa ambigua ottiene l’effetto sperato, perché il giorno dopo lui è presente. Tutti sono presenti (“now she’s there, you’re there and everybody’s there”), a rincorrersi come il cane, il gatto e il topo. Lo spiega bene questo verso: “you’re after her and […] she’s after him”, tu vai dietro a lei e lei va dietro a lui. Il “tu”, in questo caso, è usato nella forma impersonale per descrivere gli stati d’animo dell’io narrante. Il tu generico o impersonale viene impiegato in tanti altri punti della canzone, come quando, mal celando la propria irritazione, l’io narrante chiede retoricamente alla donna se gli sia concesso di tenerla per mano solo a condizione di essere molto popolare: “To hold you by the hand / Must you first be in demand?”.
“To be in demand” vuol proprio dire essere richiesti, essere popolari. La ragione per cui il protagonista viene lasciato per un altro sembrerebbe appunto la ricerca della donna di un uomo di maggiore popolarità, e questo è certamente un tema sentito tra i giovanissimi – il pubblico più immediato e naturale della band quando era agli esordi –, specialmente in ambiente scolastico, dove insicurezze e fragilità vengono nascoste cercando di entrare nelle grazie di coloro che hanno successo.
Ci sono due indizi che, una volta messi in relazione tra loro, fanno pensare a una conessione tra il tema trattato nella canzone e gli autobus.
Il primo è questo: “you think she’s the one / But she’s just one in twenty-four” (tu pensi che lei sia l’unica, ma è solo una in ventiquattro ore). Il secondo indizio si trova già nella prima strofa: “They always offer when there’s loads of love around / But when you’re short of some, it’s nowhere to be found” (quando c’è tanto amore, cioè nell’abbondanza, ne trovi tanti, ma quando sei a corto di amore non riesci a trovarne da nessuna parte).
Non avere mai a disposizione qualcosa nel preciso momento del bisogno – anche in rete, secondo l’opinione più gettonata tra i fan degli Arctic Monkeys – è un’ironica analogia con gli autobus, che si vedono in continuazione quando non ti servono ma che non sembrano passare mai quando avresti bisogno di prenderne uno. Si potrebbe spiegare anche così il discorso dell’unica in ventiquattro ore: passato quel momento e andata via, bisogna aspettare un’eternità per il prossimo giro, proprio come un autobus bizzarro che fa solo una corsa al giorno.
Giuseppe Raudino
Lady, where’s your love gone?
I was looking but can’t find it anywhere
They always offer when there’s loads of love around
But when you’re short of some it’s nowhere to be found
Well, I know your game, you told him yesterday
No chance, you’ll get nothing from me
But now she’s there, you’re there and everybody’s there
And he’s in turmoil as puzzled as can be, just like me
Let’s go down, down low down
Where I know I should not go
Oh, and she thinks she’s the one
But she’s just one in twenty-four
And just ‘cause everybody’s doing it
Does that mean that I can, too?
Lady, where’s your love gone?
It was the antiseptic to the sore
To hold you by the hand must he first be in demand?
How he longs for you to long for him once more, just once more
Let’s go down, down low down
Where I know I should not go
Oh, and she thinks she’s the one
But she’s just one in twenty-four
And just ‘cause everybody’s doing it
Does that mean that I can, too?
Her eyes went down and cut you up
And there’s nothing like a dirty look from
The one you want or the one you’ve lost
An ache in your soul, it’s everybody’s goal
To get what they can’t have
That’s why you’re after her and that’s why she’s after him
But saying it won’t change a thing
And now realizing it won’t change a thing
Realizing it won’t change a thing
Songwriters: Alex Turner
No Buses lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC
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