Condominio
Ogni mattina, alle 4.50, l’inquilino dell’interno 6 prepara il caffè in cialda. Dal momento che la loro cucina confina con la nostra camera da letto, il rumore della macchina per espresso mi sveglia. L’inquilino dell’interno 6 è in pensione da sei anni. Ogni rigoroso mattino, anche nelle feste comandate, si alza alle 4.50, prepara il caffè in cialda, lo beve, fuma una sigaretta e si rimette a letto. Alle 6.45 si alza di nuovo e prende un altro caffè. A quel punto non si rimette più a letto.
Ogni sabato sera, l’inquilino dell’interno 2, alle 19 in punto, si reca presso la stessa pizzeria e ordina due pizze: una marinara e una margherita mignon da asporto. Al momento del ritiro prenota un’altra margherita per le 22.45. L’accordo con i gestori della pizzeria è che effettuerà un unico saldo al momento del secondo ritiro. La sua famiglia è composta da tre persone, di cui una bambina di 8 anni.
L’inquilino dell’interno 6 possiede diverse collezioni più o meno numerose: accendini e orologi d’epoca di cui uno degli inizi del ‘900 del valore stimato di circa 30.000 euro; schede telefoniche per le vecchie cabine; monete e banconote provenienti da mezza Europa; foto d’epoca del porto di Napoli e del cantiere navale di Castellammare di Stabia. Talvolta, quando ne ha voglia, prende le varie scatole di collezioni e le ammira senza darsi un tempo. Quando ciò accade ricorda di essere stato in possesso di un cimelio: un album su cui il grande Giuseppe Verdi aveva disegnato diverse coreografie. Si trattava di un album dalla copertina blu antracite, di circa cinquanta pagine illustrate e di spessa filigrana. Circa dieci anni fa la moglie, scambiandolo per un vecchio album in cui ci scarabocchiava il nipotino, lo gettò nell’immondizia. L’inquilino dell’interno 6 ama la moglie. A oggi sono entrambi in vita, in salute e dormono insieme tutte le notti.
L’inquilino dell’interno 2 cura un giardino in cui vi coltiva ogni specie di limoni. Ne possiede circa cinquanta, tra cui: Meyer, Lunario, Femminello Carrubaro, Ovale di Sorrento, Femminello Siracusano, Sfusato amalfitano, Grappoli cappuccio, Spagnolo in Fitocella. Ogni varietà ha il suo inconfondibile profumo e sapore, ma solo lui li sa riconoscere. Nelle belle giornate di sole o quando ne ha voglia passa diverso tempo nel suo giardino, su una sdraio, all’ombra di un giallo canarino. È una persona generosa e spesso regala limoni ai condomini o bottiglie di liquore al limoncello. Si ritiene cattolico non praticante. La moglie, invece, ascolta la messa ogni sabato alle 19, rincasa alle 20, quando il marito e la figlia hanno già mangiato la pizza. La figlia va a letto verso le 21. Lei vede un film e alle 22.30 vuole mangiare una pizza margherita. A quel punto il marito va a ritirare la pizza e salda il conto. Per farle compagnia si siede a tavola con lei sorseggiando il limoncello. Ama la moglie. Di solito vanno a letto alle 23.50, ma il sabato non hanno orari.
Abito all’interno 5 del condominio da dodici anni, da quando fui assunto come portiere. Attacco la mattina alle 7 e stacco alle 20, tranne il sabato. Ogni mattino, alle 7 in punto, l’inquilino dell’interno 6 mi porta il caffè e scambiamo due chiacchiere. In più di un’occasione mi ha mostrato le sue collezioni. Quando è nervoso ricorda l’album di Giuseppe Verdi e fa una stima di quanti soldi avrebbe potuto guadagnare se avesse trovato un acquirente. Pranzo alle 12.30, non ho mai fatto eccezioni. Non prendo mai il caffè dopo mangiato. Alle 13.30 sorseggio il limoncello preparato dall’inquilino dell’interno 2, li ho provati tutti. Sono addetto, tra l’altro, alla distribuzione di buste di limoni e bottiglie di limoncello che egli stesso lascia in dono agli altri condomini; e anche, alla raccolta di materiale da collezione per l’inquilino dell’interno 6. Da sempre ho affisso in bacheca un annuncio a riguardo. Il palazzo è ben frequentato. Il sabato sera stacco alle 23 quando l’inquilino dell’interno 2 rincasa con la pizza margherita. Tutte le sere, prima di chiudere la portineria, leggo uno stralcio qualsiasi dell’opera di Seneca. Tuttavia, un giorno, uno studente della facoltà di filosofia mi ha lasciato un testo di Nietzsche. Da allora lo leggo con piacere. Amo mia moglie e questo è un dato di fatto.
Marco D’Alterio (1979) è poeta e narratore. Appassionato di letteratura, ha avuto una formazione prevalentemente da autodidatta. Ha pubblicato una silloge di poesie Chiaroscuri – Trilogia in versi – e un romanzo Niente e nessuno. Pubblica articoli e racconti in varie riviste. Vive a Napoli.
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