Lyrics – Aviation: un viaggio tra film e droghe
Se dovessimo sintetizzare in poche righe il contenuto della canzone intitolata Aviation, diremmo che è un condensato di passione per le serie televisive, il cinema e le droghe sintetiche. Ovviamente l’omaggio alla droga è presentato nel testo in modo criptico per timore di critiche e censure ma, come vedremo tra poco, sono numerosi i riferimenti alla cultura dello sballo e alla sua esaltazione.
Gli autori della canzone sono Miles Kane e Alex Turner: il primo è passato a una carriera da solista dopo aver fatto parte di alcuni gruppi indie, mentre il secondo è il frontman del famoso gruppo britannico Arctic Monkeys. Miles e Alex sono uniti da una lunga e profonda amicizia che li ha portati a lavorare al supergruppo The Last Shadow Puppets, un progetto artistico che coltivano accanto alle loro normali carriere musicali.
Citazionismo sfrenato
Le prime battute della canzone fanno riferimento a una processione nella quale ci sono delle bellezze malinconiche e sconsolate (glum looking beauties) che, accompagnate dal suono sinistro di percussioni (gloomy conga), camminano nella scena di apertura (strolling through the opening scene). Ora bisogna fare attenzione al concetto di “scena di apertura”, perché si tratta di un un’espressione tecnica che fa parte del gergo cinematografico. Grazie a questo riferimento è possibile sapere che si sta parlando di un lungometraggio e si può addirittura risalire con precisione all’opera cui esso rimanda. Qual è, infatti, quel film che comincia con la scena di un corteo nel quale alcune figure sconsolate sfilano al suono ritmato di conga? Staimo parlando Spectre, il film con protagonista James Bond che si apre a Città del Messico con la processione tipica del Giorno dei Morti, nella quale personaggi mascherati rievocano e commemorano i defunti mostrando un certo gusto per l’orrido e il macabro.
L’allusione all’opera firmata da Sam Mendes è più che plausibile se si pensa che veniva proiettata per la prima volta nel 2015, un anno prima che venisse pubblicato l’album contenente Aviation.
L’altro elemento fortemente cinematografico della canzone- ma questa volta riguardante il piccolo schermo e le serie televisive – è rappresentato dai due versi seguenti: “Elementary hallelujahs / Annalise’s dulcet tone”.
Elementary è il titolo di una serie televisiva americana che ripropone in chiave moderna lo stile del celebre investigatore Sherlock Holmes. Il tono melodioso della voce Annalise potrebbe essere, invece, un riferimento alla serie How to Get Away with Murder (tradotta in italiano come “Le regole del delitto perfetto”), la cui protagonista si chiama appunto Annalise Keating.
Hallelujah!, invece, è il titolo di una serie tivù britannica messa in onda negli anni Ottanta e riproposta in Dvd nel 2010. Sebbene sia un po’ datata, non sarebbe il primo caso in cui Alex Turner fa nostalgico riferimento agli show televisivi del decennio in questione: in Despair in the Departures Lounge, per esempio, il cantante cita chiaramente i protagonisti (Rodney e Del) della sitcom britannica Only Fools and Horses.
Stupefacenti
A questo punto passiamo alla parte più ambigua del testo e cerchiamo di capire come sussista una velata esaltazione delle droghe. La chiave per spiegare tutto questo è un’espressione apparentemente scollegata dall’argomento, sectoral eterochromia, ovvero eterocromia settoriale. Senza addentrarci in particolari medici, essa ha a che fare col colore non uniforme degli occhi di un soggetto. L’eterocromia torna in altri punti della canzone, per esempio con l’espressione The Colourama in your eyes. Il suffisso “rama” denota un senso di spettacolo, di bella mostra; preceduto dal termine colour (colore) e seguito da eyes (occhi), potrebbe tradursi come “lo spettacolo del colore nei tuoi occhi”.
Fin qui sembrerebbe tutto plausibile – una canzone che elogia il colore degli occhi di qualcuno – se non fosse per il fatto che, in inglese, “occhi” e “ghiaccio” sono omofoni, hanno cioè il medesimo suono pur mantenendo una grafia diversa. Eyes (occhi) e ice (ghiaccio) si pronunciano allo stesso modo e la disambiguazione è solo possibile nella forma scritta. Ma una canzone si canta a voce e, essendo orale la sua forma precipua, siamo autorizzati a pensare che il riferimento al ghiaccio sia altrettanto legittimo.
Ma perché ghiaccio e non occhi? È semplicissimo: il ghiaccio (ice) è il termine gergale per la metanfetamina, uno stupefacente che agisce sul sistema nervoso centrale provocando sensazioni di piacere e appagamento. Aviation potrebbe allora diventare un eufemismo per viaggio, trip, esperienza psichedelica, come quando “un pomeriggio si sente venir su” tutto il suo effetto (“Aviation in the evening / I can feel it coming on”), un pomeriggio possibilmente trascorso a guardare vecchie serie tivù e un film di James Bond.
A ben guardare, la prima domanda posta all’interno del testo della canzone potrebbe avere un riferimento alla droga: “Dove la vorresti? La decisione è la tua, dolcezza: i miei pianeti o i tuoi?” (“Where’d you want it? / It’s your decision honey, my planets or yours?”). Il senso della frase potrebbe essere: dove lo facciamo, da me o da te? Sei tu che decidi. I pianeti qui hanno anche una connotazione di viaggio, non solo di stato in luogo, per cui ancora una volta si crea del senso con il “viaggio” causato dall’uso di metanfetamine. Il significato della domanda potrebbe anche avere persino una connotazione sessuale, ma in ogni caso non esclude il doppio senso con lo stupefacente.
Tre riferimenti
Nel testo, infine, ci sono almeno altri tre chiari riferimenti alla cultura della droga. Il primo è reso da quel tono strafottente che viene assunto nel rivolgersi a una ragazza (Señorita, in spagnolo nel testo originale, quasi in rima con Città del Messico della scena iniziale), alla quale viene intimato di non avvicinarsi troppo con quella sua aria civettuola (Well you need not come coquette close to me). Il punto è che il termine coquette, che vuol dire appunto “civetta”, è facilmente scambiabile col termine cokehead, che vuol dire invece “abituale utilizzatrice di cocaina”. In italiano è raro, ma in inglese è molto comune anche tra parlanti di madrelingua che un’espressione orale sia percepita in modo incorretto, dando vita al cosiddetto fenomeno linguistico denominato “mondegreen”. Coquette e cokehead non sono affatto omofoni (come invece abbiamo visto in precedenza con eyes e ice), ma specialmente nella lingua parlata velocemente può essere quasi impossibile distinguere i due termini.
Il secondo riferimento è contenuto nella frase I reckon I just might have broke the ice. L’espressione ne ha una equivalente in italiano, che suonerebbe così: “Penso che potrei aver rotto il ghiaccio”. Lo stile è molto informale e tipico dello slang; ce ne accorgiamo dal fatto che il verbo to reckon è usato come sinonimo di credere/pensare (tipico dell’americano del sud, ancora una volta geograficamente e linguisticamente vicino al Messico e alla cultura latina), mentre broke è reso nella forma simple past anziché – come sarebbe stato più corretto – al past participle broken. Questo ci autorizza ad estendere ancora una volta il significato del termine “ghiaccio” allo slang urbano per definire le metanfetamine.
Il terzo e ultimo riferimento alla cultura della droga è contenuto nel verso che recita It takes me on a moonlight drive, che possiamo tradurre un po’ liberamente con “Mi porta a fare un giro [in macchina] al chiaro di luna”. Il soggetto della frase è un’espressione che abbiamo visto in precedenza, cioè “lo spettacolo di colori del tuo ghiaccio/metanfetamina”. È proprio questo spettacolo a ispirare il giro in macchina notturno, sennonché bisogna cogliere anche un altro chiaro accenno culturale alla canzone omonima Moonlight Drive della band The Doors, il cui leader Jim Morrison aveva una posizione di chiara apertura alla sperimentazione e all’uso di sostanze psicotrope.
L’omaggio a Jim Morrison, però, non è l’unico collegamento intertestuale contenuto nell’espressione Moonlight Drive. La canzone alla quale si strizza l’occhio è anche un possibile omaggio indiretto a due produzioni cinematografiche americane per le quali la canzone dei The Doors è stata inclusa nella colonna sonora. Si tratta del film cult Two-Lane Blacktop (in italiano Strada a doppia corsia) che racconta di corse in auto, e di Less than Zero (in italiano Al di là di tutti i limiti), un film che parla di una fuga in macchina e di un ragazzo che prova a vincere la propria tossicodipendenza.
Giuseppe Raudino
Aviation
The Last Shadow Puppets
Compositori: Peter Miles Kane / David Alexander Turner
Testo di Aviation © Sony/ATV Music Publishing LLC
Hot procession
Gloomy Conga of glum looking beauties
Strolling through the opening scene
Where’d you want it?
It’s your decision honey, my planets or yours?
Sectoral heterochromia
Aviation in the evening
I can feel it coming on
Mama told me you should start as you mean
To go wrong
Or else you’re never gonna get it right
Señorita
Well you need not come coke head close to me
‘Cause I can hear you perfectly clear from here
Aviation in the evening
I can feel it coming on
Mama told me you should start
As you mean to go wrong
Or else you’re never gonna get it right
Elementary hallelujahs
Annalise’s dulcet tone
Aviation in the evening
I just can’t leave it alone
I reckon I just might have broke the ice
The Colourama in your eyes
It takes me on a moonlight drive
It’s the way you wing it
While you’re figuring it out