Teatro e poesia: Breve lista di cultura napoletana

Le arti del teatro e della poesia a volte vengono considerate come espressioni culturali separate sebbene intese come “sorelle”, unite tra loro da un legame di parentela culturale che le pone come pari espressioni letterarie. Ma molto spesso da un testo teatrale nasce un testo poetico, da un testo teatrale lo spunto per un testo musicale, e via così mescolando musica, versi e recitazione. In questo articolo si sono considerati autori e testi del panorama culturale partenopeo, poeti, musicisti e attori, espressioni di una stessa multiforme coscienza culturale che mescolano proprio poesia, teatro e musica. Uno sguardo rapido e per forza di cose parziale. Uno spunto.

Eduardo De Filippo

Eduardo De Filippo, che si tratti di opere proprie o riproposizioni d’opere altrui, soprattutto mette in scena i drammi quotidiani. Spesso si ritrovano scene avvicinabili al comico, la figura di Tommasino in Natale in casa Cupiello, con la sua ostinazione a contraddire il padre sul valore del presepe e con gli scontri con lo zio paterno. E ancora, le ingenuità di alcuni personaggi che pure invitano al sorriso, eppure tutto si risolve nel dramma. Dall’allegria del pranzo per il ritorno a casa del padre di famiglia in Napoli milionaria alla triste considerazione de Adda  passà ‘a nuttata, dagli allegri alterchi con il figlio al dolore per l’infelicità della figlia in Natale in casa Cupiello, dalla confusione generata per successivi equivoci alla constatazione del tradimento in Questi fantasmi. Ma i drammi possono nascere anche senza motivi apparenti: tensioni familiari e pericolo della rottura dell’equilibrio e della felicità in Sabato, domenica e lunedì, in cui per un complimento di troppo alla cucina della nuora e uno in meno alla moglie, per tre giorni l’aria diventa pesante in casa di Peppino Priore. Tematiche sociali, drammi intimi che riflettono problemi di un tempo, e insegnamenti di vita sempre attuali: su questo ci invita a riflettere il teatro di Eduardo De Filippo. Al nome della famiglia De Filippo, ed in particolare alla sorella di Eduardo, Titina De Filippo, è avvicinabile il nome di Nino Taranto, caratterista napoletano e macchiettista, tra i cui personaggi si ricorda Ciccio Formaggio ed autore di canzoni quali Lusingame e ‘O russo e a rossa, cantata poi da Renato Carosone.

Massimo Troisi

Il teatro di Massimo Troisi sembra, invece, seguire il percorso inverso a quello di Eduardo: partendo da un evento amaro traccia le basi per un teatro che ha come scopo il muovere a un riso, in alcuni casi anche esso amaro. Più che palesare il dramma, Troisi pare castigare ridendo mores. Si pensi al siparietto teatrale Il basso, in cui mettendo in scena la vita e le costrizioni di don Salvatore si traccia un rapporto tra varie realtà sociali ponendo l’attenzione sull’indifferenza di chi in quelle stesse condizioni non ci vive ma facendo tutto ciò sempre con un sorriso, seppure amaro.

Antonio De Curtis

Un altro esempio di teatro napoletano del secolo del 1900 è quello di Antonio De Curtis, Totò, il principe della risata. Conosciuto forse più per gli spettacoli in cui ha recitato e per il personaggio dell’uomo marionetta da lui interpretato e rifacentesi al teatro macchiettistico di Gustavo De Marco, che per la sua produzione letteraria e musicale eppure sua la canzone Malafemmena e sua A livella, ad esempio.

Similarmente Eduardo De Filippo con le sue poesie, produzione letteraria che se in un primo momento era affiancata alla stesura di opere teatrali successivamente divenne indipendente da essa. E si pensi a Troisi, autore dei testi di canzoni tra cui la riscrittura in napoletano, di una poesia brasiliana.

 

Salvatore Di Giacomo
Salvatore Di Giacomo

Sulla commistione di poesia e teatro si pensi ancora a Salvatore Di Giacomo, esponente del cosiddetto periodo dell’epoca d’oro della canzone napoletana, autore di poesie, novelle e testi teatrali tra cui il dramma Assunta Spina elaborato sulla base della sua omonima novella.

Considerando, poi, autori che mescolano testi della tradizione popolare napoletana a propria musica si pensi alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, creata da esponenti della cultura napoletana tra cui Roberto De Simone, tra i quali gli adattamenti musicali e le sceneggiature teatrali di opere letterarie quali la Gatta Cenerentola, tratta dalla raccolta di novelle Lo Cunto de li Cunti di Giovan Battista Basile.

Gli esempi di teatro e di poesie napoletani, in questo breve discorso qui esposto, non condividono quindi solo la scena teatrale ma anche la scena poetica e musicale, e sono a titolo espressioni di una cultura napoletana a metà strada tra la tradizione e la modernità.

Roberta Attanasio

Grado Zero è una rivista culturale online, nata dall’incontro di menti giovani. Si occupa di cultura e contemporaneità, con particolare attenzione al mondo della letteratura e del cinema.

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